4. Con i suoi Ambienti spaziali ha influenzato lo sviluppo di movimenti artistici internazionali
9 cose che forse non sapete su Lucio Fontana
“Nel gennaio del 1949 si realizza a Milano alla Galleria del Naviglio il “primo Ambiente spaziale” nel mondo, né pittura né scultura, forma luminosa nello spazio – libertà emotiva dello spettatore”. (Lettera n. 261 del 30 luglio 1951, indirizzata a Gio Ponti, in Lucio Fontana. Lettere 1919-1968, a cura di Paolo Campiglio, Skira, Milano, 1999, pp. 217-218)
Ambiente spaziale a luce nera realizzato da Lucio Fontana è un’opera tuttora innovativa e contemporanea, che pone l’accento sulla centralità del visitatore e sulla percezione dell’individuo, inserendosi all’interno della sua ricerca sulla spazio, la luce e il vuoto. Con questo lavoro Fontana ha anticipato e influenzato le opere ambientali di artisti e movimenti italiani ed europei degli anni ’60 e ’70, come quelle del collettivo, nato a Milano nel 1959, Gruppo T (dove T sta per tempo) o del tedesco Gruppo Zero, basate su sfalsamenti ottico-percettivi.