3. Ha fondato il movimento dello Spazialismo
9 cose che forse non sapete su Lucio Fontana
Nel 1946 con la pubblicazione del Manifiesto Blanco in Argentina Lucio Fontana definì una nuova arte, slegata dai canoni classici di pittura e scultura e strettamente connessa alle dimensioni di tempo e spazio. Nel 1947, ritornato in Italia, entrò in contatto con un gruppo di giovani artisti e critici e in seguito a incontri e conversazioni, l’artista pubblicò il Primo Manifesto dello Spazialismo, cui seguirono ulteriori testi teorici, come il Manifesto Tecnico dello Spazialismo del 1951:
“Abbandoniamo la pratica delle forme di arte conosciuta e abbordiamo lo sviluppo di un’arte basata sull’unità del tempo e dello spazio… Concepiamo l’arte come una somma di elementi fisici, colore, suono, movimento, tempo, spazio, concependo un’unità fisico-psichica, colore l’elemento dello spazio, suono l’elemento del tempo, e il movimento che si sviluppa nel tempo e nello spazio. Sono le forme fondamentali dell’arte spaziale.” (intervento di Lucio Fontana nel convegno della Triennale di Milano, 1951, in Lucio Fontana, Manifesti Scritti Interviste, a cura di Angela Sanna, ABSCONDITA, Milano, 2015, p. 47)
1. Oltre ai “Buchi” e ai “Tagli”
2. È nato in Argentina e ha vissuto a lungo tra Sud America e Italia
3. Ha fondato il movimento dello Spazialismo
4. Con i suoi Ambienti spaziali ha influenzato lo sviluppo di movimenti artistici internazionali
5. Ha sperimentato con materiali innovativi per la sua epoca
6. Il primo Ambiente spaziale di Fontana è apparso sulla copertina di una rivista nel 1949
7. I primi lanci nello Spazio sono stati uno dei suoi grandi interessi
8. Le sue opere sono state presentate anche in televisione
9. Ha collaborato con i principali architetti italiani della sua epoca