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La mostra di Gian Maria Tosatti (Roma, 1980; vive e lavora a Napoli) si compone di due cicli di dipinti presentati per la prima volta in Pirelli HangarBicocca, Ritratti (2022) e NOw/here (2023). Queste opere pittoriche di grande formato sono allestite in stretta relazione con l’architettura dello spazio di Pirelli HangarBicocca, generando momenti di dialogo e situazioni contrastanti. Ritratti è composta da quattro dipinti in oro e ruggine su pannelli in ferro assemblati e installati su strutture in tubo giunto. Mentre la serie NOw/here si configura come dieci grandi campiture di grafite e carboncino bianco su tela sospese al soffitto.
Questo nuovo corpus di lavori sintetizza concetti che hanno attraversato la ricerca di Gian Maria Tosatti negli ultimi vent’anni e rappresentano un dialogo con lo Zeitgeist (Spirito del tempo) e il sentimento della generazione cui l’artista appartiene. Per Tosatti il percorso espositivo diventa un’occasione per riflettere su aspetti di attualità e sulla condizione umana in un momento complesso come quello odierno, che vede la società in bilico tra catastrofe ed evoluzione. Le opere, inoltre, sono pensate come “specchi”, domande aperte che chiamano direttamente in causa il visitatore.
I dipinti, per le loro caratteristiche materiche, si riconnettono al momento stesso in cui la realtà si svela, così come evocato dal titolo della mostra “NOw/here” i cui termini possono avere valenza singola “now” (adesso) e “here” (qui), oppure consequenziale “nowhere” (nessun luogo). In “NOw/here” Tosatti sembra porsi di fronte alla Storia e interpretarla non come catena di eventi, ma come sentimento, cercando di ritrarne l’attimo in cui siamo coinvolti.
L’illuminazione della mostra “NOw/here” è stata concepita dal light designer e direttore di fotografia Pasquale Mari, che vanta una pluriennale esperienza in ambito cinematografico, teatrale e artistico.
Le opere e le installazioni site-specific di Gian Maria Tosatti sono state presentate internazionalmente: Tarlabaşi district, Istanbul (2021); lago di Kuyalnik, Odessa (2020); A4 Arts Foundation, Città del Capo (2019); Palazzo Biscari, Catania (2018); Museo Madre, Napoli (2016); Castel Sant’Elmo, Napoli, Museo Archeologico, Salerno, CCS Bard – Hessel Museum, New York (2014). Nel 2022 ha rappresentato l’Italia alla 59. Biennale di Venezia. I suoi lavori, inoltre, sono stati inclusi in importanti rassegne come Manifesta 12, Palermo (2018) o in collettive come le mostre presso Italian Cultural Institute, New York (2019); Galleria Nazionale, Roma, Petah Tikva Museum of Art, Israele (2017); Fondazione Rivoli 2, Milano (2015); Fabbrica del Vapore, Milano, Museo Osvaldo Licini, Ascoli Piceno (2014); Mole Vanvitelliana, Ancona (2013); Lower Manhattan Cultural Council, New York (2011). Tosatti è vincitore del Premio Frescobaldi (2020), del Premio New York (2017), del Premio Fondazione Ettore Fico (2016) e del Premio Terna (2008). Gian Maria Tosatti è anche scrittore e giornalista: collabora con diverse testate, ha pubblicato numerosi saggi, tra cui “Esperienza e realtà” (2021) e “New Men’s Land: Storia e Destino della Jungle di Calais” (2017). È il direttore artistico della Quadriennale di Roma per il triennio 2021-2024.