Public Program/

Anicka Yi

Con la partecipazione di

Anicka Yi, Mόnica Bello, Jane Calvert, Harmony Holiday, Hsuan L. Hsu, Studio Klarenbeek & Dros, Barbara Mazzolai

 

Sensory Ecologies è un appuntamento del Public Program | Anicka Yi dedicato alla mostra “Metaspore”, che approfondisce e sviluppa i concetti e le idee generate dalle opere esposte. Il simposio riunisce un panel interdisciplinare: Mόnica Bello, curatrice e responsabile per le arti presso il CERN, l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare di Ginevra; Jane Calvert, sociologa della scienza, professoressa di scienze e studi tecnologici presso l’Università di Edimburgo; Harmony Holiday, artista multisiciplinare, poetessa e scrittrice; Hsuan L. Hsu, Professor of English all’Università della California Davis e autore di The Smell of Risk: Environmental Disparities and Olfactory Aesthetics (2020); Studio Klarenbeek & Dros, studio di design incentrato sulla ricerca di progetti sostenibili e di nuovi materiali; Barbara Mazzolai, direttrice del Bioinspired Soft Robotics Laboratory presso l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.

I relatori affrontano un tema urgente e centrale del nostro tempo: come è possibile coniugare la vita sensoriale (sia umana sia non-umana) con la tecnologia contemporanea?

Attraverso prospettive diverse, il simposio cerca di costruire una costellazione di strumenti di conoscenza e di navigazione, attingendo dalle discipline dell’arte e del design, degli studi sui media, della tecnologia e della scienza, della biologia generale e sintetica e della letteratura.

Nel corso della serata è prevista una proiezione speciale del video The Flavor Genome (2016) di Anicka Yi in una versione 2D, concepita come un riferimento per lo sviluppo della discussione. The Flavor Genome è un viaggio tecno-sensoriale ai limiti più inesplorati delle capacità di adattamento, di mutazione e di ibridazione degli organismi viventi. Partendo dal concetto di “Flavor Genome” il video mette in scena una mappatura di mondi percettivi, prendendo la realtà come matrice di essenze olfattive uniche che potrebbero favorire la condivisione di intelligenze di differenti forme di vita.

Il simposio è curato da Giovanna Amadasi, Remina Greenfield e Anicka Yi.

 

Il simposio si è tenuto in inglese con traduzione simultanea.

Partecipazione gratuita su prenotazione.

La prenotazione al Simposio garantisce l’accesso alla visione di tutte le mostre.
Per l’occasione le mostre rimangono aperte fino alle ore 22.

L’ingresso all’evento è consentito unicamente a chi in possesso di Certificazione verde Covid-19 “Super Green Pass” contenente il QR Code (attestazione di stato di avvenuta vaccinazione o avvenuta guarigione da Covid-19) da mostrare all’ingresso unitamente a un documento di identità. La Certificazione verde Covid-19 “Super Green Pass” è richiesta a tutti i visitatori di età superiore ai 12 anni compiuti.

Durante l’evento sarà obbligatorio indossare una mascherina FFP2.

 

Con il crescente entusiasmo per concetti come il Web 3.0 e il Metaverso, Sensory Ecologies chiede ai relatori di esaminare in che modo il sistema percettivo umano sia pronto ad essere frammentato, esteso e controllato. Quali sono le principali conseguenze ecologiche e politiche del mantenere la vita sensoriale umana nella dimensione biologica piuttosto che nella dimensione tecnologia?

Questo simposio invita i partecipanti a valutare le implicazioni sociali e ambientali di questa questione e a considerare in che modo il potere e il capitale operino all’interno di queste sfere (quella tecnologica e quella sensoriale). In altre parole, chi o cosa potrebbe trarre vantaggio dalla trasformazione o dall’esclusione dell’esperienza sensoriale e corporea?

Al contrario, come possiamo opporre resistenza a un pensiero dualistico di tipo cartesiano che separa la mente dal corpo e sviluppare tecnologie contemporanee più vicine al mondo biologico? Guardando alle scienze biologiche, al design, all’arte e alla letteratura il simposio va alla ricerca di modelli che possano fungere da guida e proporre vie d’uscita mentre navighiamo in un mondo percettivo sempre più connesso e mediato dalle macchine.

Andando oltre l’approccio universale della tecnologia moderna per entrare in uno spazio creativo di tecnodiversità porose e multiple, quali nuove tecnologie, progetti, reti, sensazioni e approcci vorremmo vedere proliferare?

* Il concetto di “ecologia sensoriale” si basa sul concetto di umwelt di Jakob von Uexküll, che descrive il mondo così come viene esperito da un particolare organismo, in base alle sue capacità sensoriali uniche. Se l’umwelt descrive l’esperienza percettiva di un singolo organismo, allora l’ecologia sensoriale descrive la somma di questi umwelt diversi e interagenti.

 

I RELATORI

Mónica Bello è una storica d’arte e curatrice. Dal 2015 è curatrice e responsabile per le arti presso il CERN, il Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare di Ginevra. Il programma Arts at CERN promuove il dialogo tra artisti e scienziati di uno dei principali laboratori di ricerca al mondo. E’ stata co-curatrice della mostra Quantum/Broken Symmetries che comprende dieci opere di ‘Arts at CERN’ ed è stata in tour internazionale dal 2018 al 2020. Mónica Bello è curatrice del padiglione islandese della Biennale di Venezia 2022 con l’artista Sigurður Guðjónsson. É stata guest curator per la prestigiosa Audemars Piguet Art Commission per Art Basel 2018. Ex direttrice artistica di VIDA in Fundación Telefónica (2010-2014) e Head of Education presso il Laboral Centro de Arte Gijón (2008-2010).

Jane Calvert, sociologa della scienza, è professoressa di studi scientifici e tecnologici presso l’Università di Edimburgo. E’ affascinata dai tentativi di ingegnerizzare sistemi biologici recalcitranti nel campo emergente della biologia sintetica e ha recentemente completato un progetto chiamato “Engineering Life” sull’argomento (finanziato dal Consiglio Europeo per la Ricerca). Attualmente sta studiando il luogo dell’organismo in biologia sintetica, ispirata dallo studio sui lieviti sintetici. Apprezza moltissimo le collaborazioni interdisciplinari ed è stata una delle promotrici del progetto “Synthetic Aesthetics”, che ha riunito biologi, ingegneri, artisti, designer e sociologi nell’esplorazione del significato della progettazione di esseri viventi.

Harmony Holiday è scrittrice, danzatrice, archivista, regista e autrice di cinque raccolte di poesia tra le quali Hollywood Forever (Fence Books, 2014) e la più recente Maafa (Fence Books, aprile 2022). Cura un archivio di poetica griot e una serie di performance correlate al MOCA di Los Angeles e al locale di musica e archivio 2220arts che gestisce con diversi amici, sempre a Los Angeles. Ha ricevuto diverse riconoscenze come il premio Motherwell Prize da Fence Books, il premio Ruth Lilly Fellowship, l’NYFA Fellowship, lo Schomburg Fellowship, il California Book Award e una borsa di ricerca da Harvard. Attualmente sta lavorando ad un film commissionato per LA 2020-21, ad una raccolta di saggi e ad una biografia di Abbey Lincoln, oltre ad altri progetti cinematografici e curatoriali.

 

Hsuan L. Hsu è Professor of English all’Università della California Davis e autore di The Smell of Risk: Environmental Disparities and Olfactory Aesthetics (NYU Press, 2020). La sua ricerca nelle aree della letteratura e della cultura americana, degli studi sulla razza, delle scienze umane ambientali e degli studi sensoriali è stata sostenuta dall’American Academy of Arts and Sciences, dall’Arts Writers Program della Andy Warhol Foundation, dal National Endowment of the Humanities, dal Center for Advanced Study in the Behavioral Sciences della Stanford University e dall’Obama Institute for Transnational American Studies.

Eric Klarenbeek e Maartje Dros collaborano a progetti di R&S e di design dal 2014 per sviluppare nuove economie, catene di produzione loca, materiali e oggetti di design durevoli. Per i loro progetti collaborano con università, aziende high-tech, agricoltori e produttori locali.
Il progetto Mycelium è iniziato con la creazione della Mycellium chair (Olanda, 2010), che è stata prodotta e ampiamente esibita e ha portato alla costituzione di una società per la realizzazione di prodotti a base di micelio chiamata Krown (Olanda, 2017). Lo studio ha anche lavorato allo sviluppo di biopolimeri da fonti locali – 3D Bakery (Olanda, 2015), AMS “Circular Supply Chain for the City” (Olanda, 2016) e l’Algae Lab a Luma, Arles (Francia, 2017) – che ha portato a prodotti a base di alghe integrando metodi di produzione durevoli e sostenibili. Il loro network più recente si chiama “the Seaweed Circle” e integra una rete di produzione basata sulle alghe marine dedicata alla produzione di biopolimeri coltivati in mare; ©Weedware 

Barbara Mazzolai è biologa. Con un PhD in ingegneria dei microsistemi e un master internazionale in Eco-Management dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è direttrice associata per la Robotica e direttrice del Bioinspired Soft Robotics Laboratory dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. La sua ricerca parte dallo studio degli animali e delle piante e mira a sviluppare robot che imitino le loro funzioni per l’esplorazione e il monitoraggio dell’ambiente. Ha creato il primo robot ispirato dalle radici delle piante (il Plantoide) e coordina diversi progetti europei sulla robotica bio-ispirata (compresi GrowBot e I-SEED). Dal maggio del 2021 è a capo del progetto I-WOOD, finanziato dal Consiglio Europeo per la ricerca (ERC), che mira a sviluppare robot ‘smart’ capaci di monitorare la salute del sottosuolo. Ha scritto libri come La Natura Geniale (Longanesi, 2019) e Il futuro raccontato dalle piante (Longanesi, 2021).