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Hamlice – Saggio sulla fine di una civiltà
23 Febbraio 2011 – Ore 21.00
Straordinario evento di FESSURE, il programma di manifestazioni di musica, teatro, danza, che accompagnano, in un dialogo trasversale dei diversi linguaggi contemporanei, la programmazione artistica di Hangar Bicocca, legata nel 2010-2011 al tema della vulnerabilità e curata da Chiara Bertola e Andrea Lissoni. Per la sezione teatro, curata da Renzo Martinelli e Debora Pietrobono, lo spettacolo HAMLICE di Armando Punzo con gli attori detenuti del carcere di Volterra in un allestimento site specific.
“Hamlice è lo spettacolo più denso, più faticoso, più bello mai visto da molto tempo. Una festa degli occhi, una commozione dell’anima, un’apertura infinita contro un mondo che serra. Un’esperienza unica, di quelle che il teatro, certe volte, quando guarda dentro le persone e le cose e non all’esteriorità degli stili o ai simulacri dei personaggi e delle tendenze, riesce a regalare” (Massimo Marino).
Hamlice è un progetto teatrale biennale che ha debuttato nel 2009 nel carcere di Volterra con la prima parte Alice nel paese delle meraviglie – Saggio sulla fine di una civiltà, lavoro insignito quest’anno del Premio UBU per la miglior regia e proseguito nel luglio 2010 con Hamlice – Saggio sulla fine di una civiltà, rappresentato nuovamente nel carcere di Volterra, nel Teatro Persio Flacco della città e poi a novembre al Fabbricone di Prato. Dopo aver raccolto ovazioni entusiaste dal pubblico e recensioni di grandissimo apprezzamento dalla critica, il 23 febbraio Hamlice arriva all’Hangar Bicocca, dove la performance di Punzo e dei suoi attori trova una cornice perfetta per una rappresentazione violenta, disperata, surreale e al tempo stesso grottesca, commovente e esilarante. Uno spettacolo difficile da raccontare, denso come è di trovate sceniche e coreografiche, di musica, parole, azioni, ma che va visto come inarrivabile pezzo di teatro. Agli attori, detenuti del carcere di Volterra in trasferta speciale a Milano con un permesso di lavoro, si aggiungono Stefano Cenci, Andrea Salvadori autore ed esecutore dal vivo delle musiche di scena, il pittore Enrico Pantani, i clown acrobati Guido ed Edoardo Nardin, la partecipazione straordinaria del controtenore Maurizio Rippa, oltre al grande Armando Punzo che ne cura drammaturgia e regia ma ha anche un ruolo importante in scena, “non ripetono – scrive sempre Marino – copioni messi a punto una volta per tutte, ma rischiano radicalmente ogni volta una situazione, perfezionandola e rivivendola. Non siamo nel teatro, ma nell’esecuzione di un piano d’azione o di battaglia….E allora non c’è cartapesta ma vita, con le sue emozioni forti, con la possibilità di smacco, delle lacrime, con il desiderio di strappare la gioia a giorni non attrezzati. Un gioco. Emozionante. Vero.”
“Da Amleto ad Alice nel Paese delle meraviglie, dalla tragedia del potere nel chiuso di un palazzo all’anarchia di Carroll, al suo mondo alla rovescia e ancora oltre, in un viaggio di cui non si conosce la fine. La trasformazione è la possibilità di sottrarsi al proprio ruolo definito per sempre. L’origine è nella realtà di questa compagnia che come un doppio sotterraneo offre una riflessione quotidiana su questo tema. E’ come se lo spirito dei personaggi di Shakespeare potesse sottrarsi alla propria funzione sociale. Come spiriti pensanti, in perenne trasformazione, attraversano libri di altri autori, allontanandosi da quello che li conteneva come una prigione di ruoli immutabili. Quello che per altri è teatro per noi, per questi spiriti liberi, è vita negata. Cercano altre parole, altre azioni, un’altra possibilità, forse ancora non prevista, nemmeno ancora immaginata. “L’Essere inerme”, il non ancora nato, il non ancora definito… C’è un laghetto poco lontano da qui, nelle giornate luminose calme e senza vento riflette con infinita meraviglia la natura che si affaccia sulle sue rive, un’immagine doppia, appena velata, lontana da quella reale, eppure così fedele, ma cosa accade quando si solleva il vento e nulla è più in equilibrio… lo specchio s’infrange e della serena e rassicurante immagine si perdono i contorni ed emerge una rivolta degli elementi…” (Armando Punzo)
Carte Blanche/VolterraTeatro – Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Ministero Beni e Attività Culturali – Regione Toscana – Comune di Volterra
Provincia di Pisa Centro Formazione Professionale Volterra
Ministero della Giustizia Casa di Reclusione di Volterra
Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra – Cassa di Risparmio di Volterra
Compagnia della Fortezza
Hamlice
Saggio sulla fine di una civiltà
Drammaturgia e regia di Armando Punzo
Scene Alessandro Marzetti
Costumi Emanuela Dall’Aglio
Movimenti di scena/coreografie Pascale Piscina
Musiche originali e sound designer Andrea Salvadori
Collaborazione artistica e assistenza alla regia
Stefano Cenci Laura Cleri
Assistente ai costumi e decorazioni Silvia Bertoni
Video Lavinia Baroni
Pittura dal vivo Enrico Pantani
Collaborazione al progetto Manuela Capece, Elena Turchi,
Carolina Truzzi, Alice Toccacieli, Luisa Raimondi
Assistenti Adriana Follieri,Daniela Mangiacavallo, Marta Panciera,
Marco Mario Gino Eugenio Marzi
con gli attori detenuti della Compagnia della Fortezza
Aniello Arena, Buonomo Gennaro, Placido Calogero,
Dorjan Cenka, Vittorio De Vincenzi, Francesco Felici, Gaetano La Rosa, Massimo Leone, Santolo Matrone Massimiliano Mazzoni,
Sebastiano Minichino, Andrea Pezzoni, Giacinto Pino,
Nikolin Pishkashi, Jamel Soltani, Umberto Vittozzi, Edrisa Wadda
e Guido Nardin, Edoardo Nardin
e con Stefano Cenci
e la partecipazione straordinaria di Maurizio Rippa
musiche dal vivo eseguite da Andrea Salvadori
Organizzazione generale Cinzia de Felice
Coordinamento Domenico Netti
Amministrazione Isabella Brogi
Collaborazione organizzativa Simone Pacini, Jacopo Angiolini
Direzione degli allestimenti Carlo Gattai, Fabio Giommarelli
Disegno luci Andrea Berselli
Suono Alessio Lombardi
Collaborazione agli allestimenti Marzio Superina
Assistente agli allestimenti Yuri Punzo