Public Program/
Giorgio Andreotta Calò
Diventare geologici. Discesa nella materia
30 Maggio 2019 – Ore 19.30
Lecture di Riccardo Venturi
A partire dalla mostra “CITTÀDIMILANO” e dal lavoro di Giorgio Andreotta Calò, che con l’opera Produttivo ha dislocato nello spazio espositivo oltre 1.500 metri lineari di carotaggi, Riccardo Venturi, critico e storico dell’arte, propone una riflessione sul significato contemporaneo della geologia. Da scienza della terra, oggi, all’epoca dell’Antropocene, è diventata una forma di sapere necessaria con cui gli artisti scelgono di misurarsi. In particolare, la lecture insiste su alcune intersezioni tra il geologico e il vivente, che costituiscono la nozione di “vita geologica”.
Riccardo Venturi, nato a Roma, vive e lavora a Parigi dal 2002 in quanto storico e critico d’arte contemporanea. Dopo aver ottenuto un dottorato in storia dell’arte ed estetica all’Università Paris Ouest Nanterre La Défense, è stato Postdoctoral Fellow alla Phillips Collection Center for the Study of Modern Art e alla George Washington University di Washington, nonché pensionnaire all’Institut national d’histoire de l’art (INHA) di Parigi (2012-2016). Attualmente è pensionnaire all’Accademia di Francia – Villa Medici di Roma. Tra le sue pubblicazioni: Mark Rothko. Lo spazio e la sua disciplina (Electa 2007), Black paintings. Eclissi sul modernismo (Electa 2008) e Passione dell’indifferenza. Francesco Lo Savio (Humboldt Books 2018). Su Lo Savio ha anche co-curato la recente retrospettiva al MART di Rovereto. Scrive regolarmente per “Artforum”, “Alias – Il Manifesto” e doppiozero.com. Attualmente lavora sull’arte e la cultura visiva italiana degli anni 1960 e 1970 attraverso la nozione di “porosità” e antropocene, unendo scienze umane visive e scienze umane dell’ambiente.