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“From Source to Poem to Rhythm to Reader”, a cura di Roberta Tenconi, è un progetto espositivo che raccoglie quattordici opere di Rosa Barba realizzate dal 2009 a oggi, tra film in 35 e 16mm, sculture cinetiche e interventi site-specific. La mostra, allestita nello spazio dello Shed di Pirelli HangarBicocca, crea un serrato dialogo tra il display delle opere e l’anima industriale della struttura espositiva che le ospita.
I cinque film presentati sono ancora inediti in Italia, tra cui The Empirical Effect (2009) – un’indagine sul paesaggio del Vesuvio, per Rosa Barba una metafora delle complesse relazioni tra società e politica in Italia – e i due ultimi lavori dell’artista: Enigmatic Whisper (2017), film girato all’interno dello studio dell’artista Alexander Calder, e From Source to Poem (2016), una narrazione audiovisiva densamente stratificata, in cui, come in un rumore bianco, ogni elemento si sovrappone e si condensa progressivamente. Il film è stato realizzato nel centro di conservazione audio-video della Library of Congress a Culpeper, Virginia, il più grande archivio multimediale al mondo.
Rosa Barba (Agrigento 1972, vive e lavora a Berlino), vincitrice di numerosi premi e presente in mostre e rassegne internazionali, ha fatto del film il suo mezzo espressivo privilegiato. Da anni Barba porta avanti un lavoro di ricerca e sperimentazione che attraversa il linguaggio cinematografico e scultoreo, riflettendo sulle qualità poetiche del paesaggio naturale e umano, sui luoghi come archivio della memoria e scardinando il concetto di tempo lineare. Immagini dall’esito potente, ritratti di architetture obsolete e paesaggi naturali, riprese di deserti remoti ricorrono costantemente nel suo lavoro, uniti a frammenti di testi e a scenari in cui passato e presente si intrecciano.
Attraverso i miei film intendo esprimere l’idea che il tempo sia fatto di storie di individui e di piccole comunità, e che sia un fenomeno flessibile e malleabile. Nei miei film ci sono diverse linee temporali che corrono parallele. Utilizzo un punto di vista da osservatore esterno, senza pregiudizi. Ritengo che la realtà sia un’invenzione, generata dall’interpretazione individuale di eventi reali. I miei film giocano con l’idea che ogni scena possa avvenire nel futuro così come nel passato, in un tentativo di manifestarsi come una soluzione utopica. (Rosa Barba in conversazione con Mirjam Varadinis e Solveig Øvstebø, in “Time as Perspective”, Hatje Cantz, Ostfildern 2013).
L’artista
Rosa Barba è nata ad Agrigento nel 1972. Ha studiato all’Academy of Media Arts di Colonia e alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten di Amsterdam; attualmente vive e lavora a Berlino. Numerose istituzioni le hanno dedicato mostre personali, tra cui: Secession, Vienna; Malmö Konsthall, Malmö (2017); NBK, Berlino; CACP musée d’art contemporain de Bordeaux; Schirn Kunsthalle, Francoforte (2016); MIT List Visual Arts Center, Cambridge, MA; EMPAC, Rensselaer Polytechnic Institute, Troy, US (2015); Bergen Kunsthall, Bergen (2013); Kunsthaus Zürich, Zurigo; Jeu de Paume, Parigi (2012); MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto (2011); Tate Modern, Londra; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid (2010).
Rosa Barba ha partecipato a diverse rassegne internazionali, tra cui tre edizioni della Biennale di Venezia (2015, 2009, 2007), la Biennale di San Paolo (2016), la Biennale di Sydney e di Berlino (2014) e la Biennale di Liverpool (2010). Nella primavera del 2016 il MoMA PS1 di New York le ha dedicato una serata speciale di proiezioni e performance.
I suoi film, installazioni e sculture hanno vinto numerosi premi, molti dei quali presso diversi festival di cinema come il Curtas Vila do Conde International Film Festival, Ann Arbor Film Festival (2016) e CPH:DOX Copenhagen (2015), al PIAC Prix International d’Art Contemporain della Fondation Prince Pierre de Monaco (2015), al Nam June Paik Award (2010).
Oltre alla personale in Pirelli HangarBicocca, a maggio 2017 è prevista l’inaugurazione di un progetto speciale per il Palacio de Cristal, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid.