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Trofeo per il FORMULA 1 PIRELLI GRAN PREMIO D’ITALIA MONZA 2024 di Andrea Sala
1 Settembre 2024
Pirelli HangarBicocca ha collaborato con Pirelli alla realizzazione dei trofei per il FORMULA 1 PIRELLI GRAN PREMIO D’ITALIA MONZA 2024, affidandone l’ideazione e la produzione all’artista Andrea Sala.
Scopri nella “Bubbles” l’intervista ad Andrea Sala.
Andrea Sala ha disegnato VROOOM, un oggetto scultoreo che rappresenta, attraverso forme astratte, la lunga storia dello pneumatico Pirelli e l’idea di velocità e accelerazione. Il trofeo nasce da una lunga ricerca condotta dall’artista negli archivi della Fondazione Pirelli, che preserva l’eredità di oltre 150 anni di storia aziendale, e nei centri di ricerca dell’azienda, dove ha incontrato diverse figure professionali come ingegneri, fisici, chimici e tecnici.
L’esito è un trofeo dalle forme astratte che rappresenta le auto sulla griglia di partenza, l’istante di avvio del tutto, quel particolare e definito limite tra il prima e il dopo: il momento dello sforzo decisivo che i futuristi erano riusciti ad enfatizzare, attraverso soluzioni capaci di interpretare il dinamismo.
Andrea Sala trae dunque ispirazione dalla storia dell’automobile, attraverso il suo passaggio privilegiato nel mondo della ricerca e produzione Pirelli, e dalla storia dell’arte utilizzando un alfabeto di forme variegate, per alcuni aspetti di reminiscenza futurista. Il trofeo diviene una struttura scultorea e il pilota sul podio è immaginato dall’artista come elemento plastico che crea un tutt’uno col trofeo.
Il trofeo del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024, composto da una parte aggettante in Valchromat e da una base in alluminio cromato, rappresenta inoltre un processo produttivo che unisce l’alta tecnologia, come lavorazioni con macchine a controllo numerico per il taglio e la realizzazione in 3D, a lavorazioni per la cromatura e la lucidatura di alto artigianato.
Andrea Sala (Como, 1976, vive e lavora a Milano), è un artista accreditato nel sistema dell’arte contemporanea, presente in rilevanti collezioni museali e private, che da sempre esplora la relazione tra arte e storia del design e della produzione industriale italiana. La sua pratica artistica si basa sulla fascinazione per i materiali e per le forme, su referenze iconografiche che sovente derivano dai movimenti avanguardistici del XX Secolo nel campo del design, dell’architettura e delle arti visive in generale. È docente di Scultura presso NABA, Milano (Nuova Accademia di Belle Arti). In seguito a un master in Fine Arts all’Accademia di Belle Arti di Brera, è cresciuto professionalmente in Canada e in Italia.
Mostre collettive selezionate: 2004, Notizie dall’Interno, IX Biennale di Architettura, Venezia; 2008, Quali cose siamo, a cura di A. Mendini, Museo Triennale, Milano; 2010, SI – Sindrome Italiana. La jeune création artistique Italienne, Le Magasin CNAC, Grenoble, Francia; 2017, Solo Figli, Padiglione de l’Esprit Nouveau, MAMbo, Bologna.
Mostre personali selezionate: 2024, Sul Guardare – Atto 3°, XNL, Piacenza; 2012, mSm, Musee D’art de Joliette, Joliette, QC, Canada, a cura di M. Carruthers; 2008, Allunaggio and Other Landings, MACO, Museum of Contemporary Art di Oaxaca, Mexico; 2003, Andrea Sala, Casa del Fascio, a cura di Paola Noè, Como.