Public Program/
Philippe Parreno
Philippe Parreno’s Playlist. Concerto di Mikhail Rudy per pianoforte e Marquees
27 Gennaio 2016 – Ore 21.00
Mercoledì 27 gennaio alle ore 21, Pirelli HangarBicocca presenta Philippe Parreno’s Playlist, un eccezionale evento musicale all’interno del Public Program dedicato alla mostra “Hypothesis” di Philippe Parreno, a cura di Andrea Lissoni: Mikhail Rudy, pianista di fama internazionale, suona un piano a lunga coda posto all’interno dello spazio della mostra, attivando l’intero insieme delle Marquees al ritmo di una selezione di brani musicali scelti insieme a Philippe Parreno.
In questa occasione, per la durata di una sola serata, è possibile assistere a un momento di coesistenza unica tra musica dal vivo e mostra: Philippe Parreno’s Playlist è infatti al tempo stesso un concerto per pianoforte e un inedito esperimento di attivazione della mostra “Hypothesis”, frutto di una collaborazione tra Rudy e Parreno che è il culmine di un dialogo che dura ormai da alcuni anni.
Il programma del concerto – durante il quale il pubblico è libero di muoversi all’interno dello spazio – dura 80 minuti ed è costituito da una scelta di brani tratti in parte dai grandi compositori russi del Novecento di cui Mikhail Rudy è uno dei massimi interpreti, in parte dal repertorio dei maggiori sperimentatori della musica contemporanea tra cui John Cage, Morton Feldman,György Ligeti: un repertorio che è possibile ritrovare tra i numerosi riferimenti musicali nelle mostre dell’artista e nella stessa “Hypothesis”. La musica, infatti, è uno dei linguaggi centrali dell’opera di Philippe Parreno e un elemento fondamentale attorno a cui si sviluppano i diversi momenti della mostra di Pirelli HangarBicocca.
Programma della serata:
• Alexander Scriabin, Guirlandes et Flamme sombres op. 73; 5 Preludes op. 74; Vers la flamme op. 72
• John Cage, In a Landscape
• György Ligeti, Musica Ricercata n° 1 et 2
• Arvo Pärt, Für Alina
• György Kurtág, Perpetuum Mobile
• Bach/Kurtag, Actus Tragicus (per due pianoforti)
• Christoph Willibald Gluck, “Danza degli spiriti beati” dall’Orfeo ed Euridice
• Richard Wagner, “Morte di Isotta” dal Tristano e Isotta
• Olivier Messiaen, Vision de l’Amen (per due pianoforti)
• Igor Stravinskij, brani da Petrushka
• Morton Feldman, Palais de Mari (con il film Marylin)
Diplomato al conservatorio Tchaikovsky di Mosca, Mikhail Rudy (Russia, 1953) vince nel 1975 il prestigioso premio alla Marguerite Long Competition, in seguito al quale chiede e ottiene asilo politico in Francia. Qui acquista notorietà grazie al concerto in onore del 90° compleanno di Marc Chagall al quale partecipa insieme a Mstislav Rostropovich e Isaac Stern suonando il Triplo Concerto di Beethoven. Nel corso della sua carriera Rudy suona con le più importanti orchestre del mondo tra cui la Berliner Philarmoniker e con direttori del calibro di Lorin Maazel, Herbert von Karajan e Michael Tilson Thomas. Nel 1989 torna in Russia e tiene numerose tourneé con la Filarmonica di San Pietroburgo. Rudy, che ha fondato e diretto per vent’anni il Festival di Saint-Riquier, è da sempre affascinato dalle connessioni tra musica e altre discipline: nel 2010 concepisce e realizza un film basato sui Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij nell’interpretazione teatrale che ne fece Kandinsky, mentre nel 2012 progetta e realizza con i filmmaker di animazione The Quay Brothers, un adattamento de “La metamorfosi” di Kafka e con il leggendario musicista techno Jeff Mills realizza l’album When Time Splits, registrato al Louvre di Parigi. Nel 2013 ha collaborato con Philippe Parreno per la mostra “Anywhere, Anywhere Out of the World” al Palais de Tokyo di Parigi e nell’estate del 2015 ha suonato per due mesi consecutivi all’interno della sua mostra H {N)Y P N(Y} OSIS al Park Avenue Armory di New York.