Public Program/
Philippe Parreno
L’ipotesi del cinema in Philippe Parreno e la con-fusione dei linguaggi tra arte e film
11 Dicembre 2015 – Ore 21.00
Venerdì 11 dicembre 2015, alle ore 21, Pirelli HangarBicocca presenta L’ipotesi del cinema in Philippe Parreno e la con-fusione dei linguaggi tra arte e film. La conversazione tra Andrea Lissoni, curatore della mostra “Hypothesis”, e Marco Müller – direttore artistico di numerosi festival cinematografici tra cui quelli di Rotterdam, Locarno, Venezia e Roma – ha come tema la prolifica produzione nata dall’incontro tra le arti visive e il cinema dagli anni novanta a oggi, partendo dal lavoro di Philippe Parreno, che di questa scena è uno dei principali rappresentanti. Il pubblico sarà invitato a intervenire nella conversazione attraverso domande, spunti e suggestioni proposte dallo staff curatoriale di Pirelli HangarBicocca.
Il linguaggio cinematografico rappresenta il principale nucleo tematico della mostra “Hypothesis”, potenzialmente leggibile come una grande metafora del cinema, della sua storia, della sua capacità immaginifica: da Danny The Street, una “strada” formata dalle Marquees, alla potenza evocativa della voce in Marilyn, dallo skyline newyorkese di Invisibleboy, al gioco di ombre di Another Day with Another Sun che trasforma lo spazio in una grande lanterna magica. L’interesse per il cinema spinge Parreno a realizzare – a partire dalla fine degli anni 80 – numerose opere in forma di video e film che analizzano e scardinano il linguaggio cinematografico nelle sue componenti narrative, visive e temporali, arrivando a intervenire persino nelle dinamiche di produzione e postproduzione. Nel 1998, insieme a un gruppo di artisti, Parreno fonda Anna Sanders Films, una casa di produzione indipendente che realizza nel giro di pochi anni alcuni dei più interessanti film di ricerca sulla scena dell’arte contemporanea.
La volontà di superare le barriere linguistiche e la separazione tra generi espressivi accomuna una generazione di artisti e di filmmaker che, negli ultimi vent’anni, hanno cambiato radicalmente la scena dell’arte e del cinema contemporanei. L’esempio forse più noto è rappresentato da Zidane, un portrait du XXIe siècle, realizzato da Parreno in collaborazione con Douglas Gordon e presentato a Cannes e al Sundance Film Festival – in cui il grande calciatore viene ripreso da 17 telecamere per tutta la durata di una partita.
Marco Müller è storico e critico del cinema e produttore cinematografico, i suoi film hanno vinto premi nei principali festival. É stato direttore dei festival di Pesaro, Rotterdam, Locarno, Venezia e Roma. Ha creato e diretto nei Paesi Bassi, in Svizzera e in Italia tre fondazioni per lo sviluppo di progetti di nuovi cineasti. Nel 2015 ha curato la Selezione Ufficiale di due festival cinesi, Beijing IFF e Silk Road IFF (Fuzhou). É docente all’Accademia di Architettura dell’Università della Svizzera Italiana. Il suo nuovo progetto si chiama Cinergia, un evento annuale del LAC di Lugano sulla confluenza fra cinema, arti visive e arti performative.
Andrea Lissoni è curatore di Pirelli HangarBicocca dal 2011 e Senior Curator, International Art (Film) presso Tate Modern di Londra. Storico dell’arte, Andrea Lissoni ha ottenuto un PhD presso l’Università di Udine, è co-fondatore di xing e co-direttore del festival internazionale Live Arts Week di Bologna (Netmage dal 2000 al 2011), dal 2001 al 2013 ha insegnato presso l’Accademia di Brera e dal 2007 al 2014 presso l’Università Luigi Bocconi. È curatore del magazine “Cujo”, collabora regolarmente con “Mousse Magazine” ed è co-curatore di V-Drome, programma di screening online di artisti e filmmaker. Fra 2011 e 2013 è stato guest curator del CSAV della Fondazione Antonio Ratti di Como.